Trattamento a lungo termine con tinzaparina in pazienti con TEV associato a neoplasia attiva

Il TEV (tromboembolismo venoso) costituisce un ulteriore ed importante fattore di rischio nel paziente oncologico. Si parla, infatti, di trombosi associata a cancro (CAT: Cancer-Associated Thrombosis). L’entità del rischio TEV non è uguale per tutti i pazienti e dipende da fattori quali il tipo di neoplasia, lo stadio di avanzamento della malattia e la terapia a cui il paziente è sottoposto.

L’efficacia e sicurezza delle eparine a basso peso molecolare, ed in particolare di tinzaparina, nei pazienti con neoplasie attive sono state oggetto dello studio clinico CATCH. Tinzaparina è risultata efficace e sicura quando amministrata alla massima dose terapeutica in iniezione sottocutanea per 6 mesi in pazienti con diversi tipi di neoplasie. Tuttavia, i pazienti con CAT generalmente necessitano di essere trattati con anticoagulanti fino a completa remissione, che può richiedere anche più di 6 mesi.

Al fine di raccogliere ulteriori evidenze riguardo al trattamento a lungo termine dei pazienti con CAT, è stato svolto lo studio clinico TiCAT (tinzaparin in Cancer-Associated Thrombosis). Questo studio prospettico, multicentrico, a braccio singolo ed in aperto è stato ideato al fine di valutare la sicurezza del trattamento con tinzaparina nel lungo termine. I criteri di inclusione prevedevano la presenza di una neoplasia attiva (comprendendo quindi diversi tipi di cancro) e di una complicanza tromboembolica documentata (trombosi venosa profonda e/o embolia polmonare). Un totale di 247 pazienti, distribuiti in 3 centri, è stato coinvolto nello studio. Di questi, 198 (80,2%) e 136 (55,1%) hanno partecipato alla visita di controllo a 6 e 12 mesi, rispettivamente. Il trattamento consisteva nella somministrazione sottocutanea giornaliera di tinzaparina (175 IU/Kg), fino al decesso del paziente, o fino alla fine dello studio. L’inizio del trattamento coincideva con la diagnosi di TEV.

Lo studio TiCAT ha dimostrato che il trattamento con tinzaparina è sicuro nel lungo termine (dai 7 ai 12 mesi dalla diagnosi di TEV). Inoltre, l’incidenza di sanguinamenti clinicamente rilevanti ed il rischio di recidiva di TEV sono ridotti nell’intervallo 7-12 mesi rispetto all’intervallo 1-6 mesi. Infatti, il numero di sanguinamenti clinicamente rilevanti è risultato pari allo 0,9% (IC: intervallo di confidenza al 95% 0,5-1,6%) per paziente per mese tra 1 e 6 mesi e pari allo 0,6% (IC 95% 0,2-1,4%) tra i 7 e i 12 mesi. I soggetti maschi si sono rivelati più a rischio (rapporto di rischio= 2,97 [IC 95% 1,01-8,1], p=0,02). Per quanto riguarda l’incidenza di recidiva di TEV, i valori emersi dallo studio sono stati pari a 4,5% (IC 95% 2,2-7,8%) da 1 a 6 mesi e 1,1% (IC 95% 0,1-3,9%) da 7 a 12 mesi. Lo studio ha mostrato inoltre un’elevata aderenza terapeutica (97%).
I limiti dello studio includono la mancanza di un gruppo di controllo e l’inclusione di pazienti a cui è stato diagnosticato il TEV incidentale e che quindi possono avere una prognosi più favorevole.

Dai dati dello studio TiCAT è possibile dunque concludere che l’utilizzo della tinzaparina per più di 6 mesi ha un buon profilo di sicurezza ed è dunque adatto per il trattamento nel lungo termine. Questi risultati possono essere di supporto nella scelta del trattamento clinico nei pazienti oncologici a rischio TEV.



Bibliografia:

  1. Jara-Palomares L, Solier-Lopez A, Elias-Hernandez T, Asensio-Cruz M, Blasco-Esquivias I, Marin-Barrera L, de la Borbolla-Artacho MR, Praena-Fernandez JM, Montero-Romero E, Navarro-Herrero S, Serrano-Gotarredona MP, Sánchez-Díaz JM, Palacios C, Otero R. Tinzaparin in cancer associated thrombosis beyond 6months: TiCAT study. Thromb Res. 2017; 157:90-96.